Ignazio Gadaleta
Ignazio Gadaleta ricerca, attraverso la radicalità pigmentaria del linguaggio della pittura, possibili superamenti e
sconfinamenti disciplinari nella pura virtualità dell’evento luce. Un’opera ambiente modifica la percezione dello spazio
della galleria attraverso una miriade di punti-pittura che, assumendo una dimensione plastica (semisferica), si
dispongono lungo direttrici corrispondenti ad archi di cerchio originati per ribaltamenti multipli delle misure proprie
della grande sala bianca. La sala d’ingresso è interferita dalla presenza di punti-pittura blu (sferici) riverberanti aloni
cromatici complementari su supporti tondi di piccolo e medio formato che essendo di colore bianco si fondono
percettivamente in unità con la parete su cui sono collocati.
Ognuno può collegare visivamente a proprio modo i vari elementi, descrivendo delle traiettorie diverse da quelle che
hanno costruito l’opera. Luciano Caramel cura il catalogo in preparazione che documenta l’ultima ricerca ambientale
di Ignazio Gadaleta.
Ignazio Gadaleta nasce a Molfetta (BA) nel 1958. Vive e opera a Roma e Milano. Professore di prima fascia nell’Alta
Formazione Artistica è docente di Pittura nell’Accademia di Belle Arti di Brera. Nel 1986 espone alla XI Quadriennale
di Roma e vince il XXXVIII Premio Michetti. Nel l998 è invitato ad Arte Italiana – Ultimi quarant’anni – Pittura Aniconica
nella Galleria d’Arte Moderna di Bologna.
A conclusione della mostra Lavori in corso 5, nel 1999, la Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea di
Roma (oggi MACRO) acquista l’opera Virtuali. 1998. Realizza Virtuali. Lux Siciliae. 2000-01 per la nuova Pretura di
Palermo, vincendo il concorso internazionale indetto dal Comune. Del 2002, a Macerata, è il conferimento del V Premio
Scipione, la mostra personale a Palazzo Galeotti e l’acquisto di Virtuali (da e per la Jonica) 1998 per la collezione di
Palazzo Ricci. Virtuale irradiante 2004-05, la sua opera più recente, è esposta alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna
nella mostra Fuori tema della XIV Quadriennale d’Arte di Roma.