Vanitas
Frammenti, situazioni, espressioni di volti sporgenti, accattivanti, conturbanti
si offrono
al nostro sguardo. Ritagliati, sezionati nello spazio, appesi a parete in
ordine sequenziale, emergono prendendo corpo dalle pagine pubblicitarie delle
riviste di moda di cui ne conservano il formato, cm. 22,5 x 28,5. Sono le
immagini, le icone femminili, i nuovi stereotipi del nostro tempo. Cristallizzate
nella loro autorappresentazione, perfette, misurate, calibrate nelle forme
e nei gesti assurgono a modelli di identificazione. Per questo sono modellate,
levigate, patinate fin nei minimi dettagli. Esaltate da un colore irreale,
piatto, litografico e da volumi più grandi del vero si proiettano sfacciatamente
verso l'osservatore invadendo lo spazio per farsi notare. La ritualità espositiva
ne accentua il concetto del "mostrare" e del "mostrarsi": un connubio perfetto
di vanità.